I CANTI DEI TEMPLI HINDU
LA VIA MISTICA DEL CANTO INDIANO
Incontro con la Dea
Ai piedi di loto della madre divina
Inaugureremo un nuovo ciclo dedicato ai canti dei templi hindu studiando alcuni dei più amati versi del Devi-mahatmya, “La gloria della Dea”. Composta nel VI secolo d.C., quest’opera è il primo esempio dell’esaltazione della Devi (‘Dea’) come suprema sintesi di tutte le singole manifestazioni femminili del divino.
Il mantra della grande liberazione
Dedicato a Shiva, il Maha-mrityunjaya-mantra è uno dei mantra più antichi e potenti. Le sue vibrazioni trascendenti ripristinano, rigenerano e rafforzano l’energia vitale, accrescono la longevità e possiedono una spiccata qualità risanante. Ma soprattutto, a livello spirituale, purificano il karman, liberano dalla paura della morte e affrancano dal samsara. Oltre a questo mantra, musicato con una melodia particolarmente suggestiva, canteremo una bellissima preghiera a Shiva (Shiva-prarthana) di tema affine.
Om jaya jagadisha hare
Composto in lingua hindi nel XIX secolo, il bhajan om jaya jagadisha hare celebra Vishnu come signore dell’universo, con un ritornello tratto da un famoso poema medievale sull’amore fra Krishna e Radha (sezione Dashavatara del Gita-govinda di Jayadeva, XII secolo). Ha ottenuto un ruolo centrale nella liturgia hindu, in quanto viene cantato durante l’arati: tale rituale religioso fa parte della puja e consiste nella festosa offerta di lumi ardenti davanti all’immagine della divinità.
Le divine acque purificatrici
Fra le preghiere del mattino, occupano un posto importante nella tradizione hindu alcuni shloka (snana shloka) cantati durante e subito dopo il bagno rituale. Con essi s’invoca, nell’acqua dove ci si appresta a rinfrescarsi, la presenza del limpido flusso dei fiumi sacri. Pari al candore di neve, luna e perle, la loro energia cristallina e vivificante ci purifica e rinvigorisce…
“Come il pesce che gioisce nell’acqua copiosa, la mente del devoto si delizia di continuo nell’infinita radiosità del divino” (Tulsidas, Ramacaritamanas)
Gayatri mantra
L’antico e veneratissimo mantra
che rischiara l’interiorità e risveglia la saggezza
Shloka dedicato a Vishnu Narayana
Assorto in un sonno contemplativo, il dio giace sulle spire del serpente Ananta, sulle acque primordiali, progettando un nuovo universo fra la dissoluzione di un ciclo creativo e il sorgere d’una successiva era cosmica…
Il mantra Hare Krishna (Maha-mantra)
Il canto del nome di Krishna irradia la delizia e la beatitudine dell’amore divino, risana la sfera emotiva e permette di conseguire la liberazione… Affronteremo una resa musicale del mantra particolarmente raffinata, che non solo donerà gioia spirituale, ma sarà di giovamento nello studio della tecnica e degli abbellimenti del canto indiano.
La ghirlanda delle lettere:
impariamo a cantare l’alfabeto sanscrito
Nello studio del canto indiano e nella pratica dei mantra, è essenziale sviluppare una pronuncia pura, fedele e vibrante. Analizzeremo quindi la limpida struttura dell’alfabeto sanscrito e, attraverso una sua forma cantata, lo specifico punto articolatorio e grado di risonanza dei vari suoni. Sarà così più semplice e divertente ricercarli, sperimentarli e ‘costruirli’ nel nostro sistema fonatorio.
I segreti mistici dell’alfabeto sanscrito
nel tantrismo hindu
Nello studio del canto sacro indiano e nella pratica dei mantra, è essenziale sviluppare la consapevolezza dei differenti poteri energetici delle vocali e delle consonanti, rispettivamente associate alla polarità maschile e femminile, nonché conoscere le valenze esoteriche delle vocali lunghe e brevi.
Mantra e sillabe mistiche
- Definizione, storia e struttura formale di base dei mantra, dalla tradizione vedica alle correnti tantriche hindu
- Le sillabe-seme (bija-mantra) o mantra monosillabici, nuclei germinali che racchiudono in forma condensata l’energia divina. Il grafismo simbolico del candra-bindu, indicante la vibrazione sottile dell’anunasika, suono terminale di quasi tutte le sillabe-seme (ad esempio la sillaba OM).
- Le sillabe-seme (o mantra seminali) associate ai cinque elementi e alle divinità
Omaggio alla dea Lakshmi
Impariamo un gioioso canto in onore di Lakshmi, dea di smagliante, soave bellezza, preposta a grazia, fecondità, rigoglio e abbondanza.
Shiva, il signore della danza cosmica
Ci accosteremo a un sublime, celebre shloka dedicato a Shiva Nataraja: “Omaggio a Shiva, il puro, il cui corpo è l’universo, la cui voce è la totalità del suono e i cui ornamenti sono luna e stelle”(Nandikeshvara, Abhinaya-darpana, 1)
Dall’oscurità alla luce
Alcuni suggestivi versi che celebrano la luce rischiarante della conoscenza e la sua natura divina.
Bhajan di Mirabai
Selezione di bhajan di Mirabai, grande devota di Krishna. Affascinante figura di mistica, poetessa e principessa rajasthani vissuta nel XVI secolo, canta in versi ispirati e struggenti l’amatissimo dio blu…
IL CANTO DEI MANTRA
NEL BUDDHISMO INDO-TIBETANO
La pratica del canto sacro e dei mantra genera beatitudine e armonizza profondamente le vibrazioni psicofisiche. La voce è uno strumento meraviglioso insito nel nostro corpo e può donare a tutti grande gioia spirituale, se adeguatamente sviluppata ed esercitata. Sono oggetto degli incontri mantra del buddhismo indo-tibetano e versi di poemi buddhisti in sanscrito o tibetano, musicati con sonorità tradizionali. Ogni trimestre vengono presentati canti differenti, dando particolare attenzione all’impostazione vocale (intonazione, corretta emissione).