“Gli angeli sono felici
quando l’anima [dell’uomo]
vibra all’unisono con loro:
vale a dire, [essi dicono:]
se fossimo sulla terra,
saremmo come quest’anima”.

SEFER CHASIDIM
(Il libro dei devoti)

 

“La gioia  attira all’uomo
altra gioia dall’Alto.
Questo mondo inferiore
attrae da quello superiore
nella misura
del proprio atteggiamento”.

ZOHAR  2,184b

 

Avvolto di luce
come d’un manto,
Tu stendi il cielo
come una tenda

SALMI, 104,2

 

 “Vieni e considera.
Il pensiero abissale
è il principio di tutto!”

ZOHAR, 1,246b

 

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Vi proponiamo la traccia d’un affascinante itinerario spirituale: il viaggio alla ricerca del ‘tesoro dei segreti celesti’ della tradizione mi-stica della Qabbalah ebraica. Attingeremo così antiche conoscenze sulle dimensioni divine e cosmiche, e sull’arcana rete di corrispon-denze che le collega al mondo umano.

In più, recupereremo poetiche metafore meditative e icone simboliche di grande potenza fantastica: esse rappresentano codici e canali per attivare la connessione con energie archetipiche celestiali e armoniz-zanti, inscritte anche nel nostro inconscio. Nonché un’eccellente base per sviluppare una vita più ispirata e gioiosa.

Negli incontri proposti, l’analisi di antichi testi e diagrammi esoterici ci permetterà di accostarci alle valenze segrete di stadi e livelli del divino, speculazioni mistiche ed entità angeliche della Qabbalah ebraica. Grazie a visualizzazioni e meditazioni guidate, entreremo in contatto anche a livello intuitivo e immaginativo con i concetti espo-sti. Ogni sessione si concluderà inoltre con un momento ludico/espe-rienziale/meditativo in cui i partecipanti, cantando melodie sacre o dipingendo immagini simboliche, interiorizzeranno emotivamente quanto appreso.

La nozione del ‘tesoro celeste’ è stata scelta come idea ispiratrice di questo progetto appunto per il sorprendente ponte simbolico che delinea fra ambiti molto lontani nello spazio e nel tempo. Nelle profondità uraniche si collocano infatti, secondo antichi testi ebraici, sia gli archivi degli arcani divini, sia i serbatoi irradianti della Sa-pienza e d’altre energie spirituali. Due concetti del tutto simili al ‘magazzino del cielo’ delle leggende tibetane, ossia la fonte del sapere ispirato cui accedono nell’estasi artisti e santi.